DIPINGI IL PARADISO ALEX, CHE TUTTO
BIANCO FA SCHIFO.
Nel giorno di Ognissanti Alessandro Caligaris si appresta a dipingere l’immenso spazio
bianco offerto dal Paradiso. L’artista è spirato la sera di martedì 30 ottobre,
ma il motivo della sua morte e la lunghezza della sua agonia sono dettagli che
hanno il peso di un pettegolezzo. La sua vita, il suo impegno sociale e la
miriade di opere da lui prodotte non possono e non devono essere messi in ombra
dalla mera cronaca di un disgraziato incidente. Per ciò non se ne farà alcun
cenno in quest’articolo. Merita attenzione invece il suo operato. Torinese,
classe 1981, dopo il diploma all’Accademia Albertina di Torino si specializza in
arte-terapia clinica al Lyceum di Milano. La sua carriera artistica diviene da
subito di notevole portata: eccellente fumettista e street artist, autore delle due note graphic novel Hoarders e Revolu-Show pubblicate
con Eris Edizioni e di Blue
Boy, il suo ultimo fumetto dove assume il doppio ruolo di disegnatore e
operatore sociale affrontando il tema dell’autismo attraverso la storia del
protagonista.
L’attività di Caligaris
non si limita alla scrivania: passa per mostre, workshop e grafica
pubblicitaria. Dai primi anni Duemila si occupa di workshop didattici,
laboratori artistici e setting di
arte terapia destinati a più tipologie di utenti, anche ai bambini con
disabilità, tra cui quelli autistici.
Un artista intraprendente, un attivista sensibile di cui è
giusto parlarne ancora al presente.
Qui il suo sito web, dove potete godere delle sue creazioni.
Illustazione articolo ©Silvia Calvi
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